DELTA DEL DANUBIO
17:12 Pubblicato da geobanano
Abitanti: 150.000.Una delle regioni più suggestive della Romania e dell’intera Europa, mondo d’acque e di terre dai limiti indefiniti, popolato da una fauna e flora del tutto particolari; l’ambiente subtropicale offre paesaggi di altissima suggestione, introvabili altrove nel continente.Non è solo la terra più giovane d’Europa, ma anche quella in più rapida e continua trasformazione, vero laboratorio naturale vivente.
Clima: domina il clima della steppa, temperato dalla presenza del mare e degli stagni. La temperatura estiva è più fresca che all’interno del continente (media 25° C), quella invernale è meno rigida (media 0° C); le precipitazioni sono inferiori a quelle dell’interno, nevica raramente. I venti sono abbastanza forti, in aumento dall’interno verso il mare.
Flora: ci sono 4 zone differenti sotto l’aspetto botanico. Si distingue la zona del canneto, che serve all’industria chimica per la produzione di cellulosa, carta, tessuti fini, ecc; inoltre le canne servono a recintare e coprire le case.
Altre piante che si possono trovare sono: le ninfee bianche e gialle, le piante carnivore, l’iris, l’acetosella, il salice, la cicuta. Nelle altre zone si trovano altre piante come: il convolvolo, l’euforbia, la coda di volpe; come anche piante arboree: salici e pioppi svettano sotto un ricchissimo sottobosco di tamerici, rovi, trifoglio, convolvoli, salicornia.
Fauna: Le acque del Delta forniscono metà del prodotto ittico romeno; 110 specie di pesci vi sono state identificate, come: la carpa, il siluro, il luccio, ecc.
Il grande profitto viene dai pesci migratori, quali lo sgombro, lo sterletto, e soprattutto dallo storione, fornitore del prezioso caviale.Le specie di uccelli individuate sono circa 300, di cui 74 extraeuropee: il Delta è un vero proprio punto d’incontro delle migrazioni (6 direzioni nelle migrazioni primaverili e 5 nelle migrazioni d’autunno).
Tra gli uccelli si possono incontrare: i passeri, i cardellini, i verdoni, le taccole e alcune specie di anatre.
Altri uccelli compaiono solo in primavera ed in autunno, come il piviere, la cicogna nera, il beccaccino, il codone. Si fermano d’estate per la riproduzione, e ripartono in autunno; inoltre si trovano altre specie di anatre, l’usignolo, il cigno reale, il cormorano, il fenicottero e il pellicano, quest’ultimo ospite più pittoresco del Delta.
A seconda della provenienza, si possono distinguere uccelli originari dell’Asia (alcuni avvoltoi, l’airone bianco, il germano reale, il cigno reale, il cormorano); dalla Siberia vengono la beccaccia comune, il gufo dalla coda lunga, il colombo polare, diverse specie di anatre, il moriglione, alcune specie di oche.
Di origine mongola e proveniente dal sud è il pellicano.
Molti di questi uccelli sono strettamente tutelati e ne è proibita la caccia e la raccolta delle uova.
Rane e serpenti innocui abbondano nelle acque del Delta; la vipera velenosa fa la sua apparizione nelle vicinanze di Letea.
Notevole è il numero dei mammiferi: lontre, donnole ed ermellini sono cacciati per la loro preziosa pelliccia; abbastanza diffusi sono il cinghiale, la volpe, il gatto selvatico, più rara la lepre; il cane viverride, raro, è presente in Europa solo in questa regione.
Visita del Delta:
Da Tulcea, speciali battelli della Navrom effettuano servizi regolari sui bracci principali del Danubio. Ci sono agenzie di turismo che forniscono informazioni sulle escursioni su botel, con cabine a due letti, che durano da uno a tre giorni con partenza da Tulcea, Murighiol, Crisan e Sulina.
I canali secondari, i laghi, gli stagni sono accessibili solo a piccole imbarcazioni: i pescatori di Murighiol, Crisan e delle altre località arrotondano i loro guadagni offrendosi come guide a bordo delle loro caratteristiche barche a remi: questo tipo di escursione è sicuramente più interessante perché permette di cogliere aspetti autentici della vita degli abitanti del Delta, ma si consiglia di contrattare sul prezzo.
Nelle abitazioni dei pescatori, inoltre, è possibile gustare la buona zuppa di pesce appena pescato.
E’ vietato, oltre che pericoloso, addentrarsi nei canali del Delta senza la guida di un buon conoscitore del luogo; è pericoloso bere acqua del fiume; non si cerchi di pernottare all’aperto se non si possiede l’attrezzatura necessaria (è indispensabile proteggersi dalle zanzare, particolarmente noiose in estate).
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