castelli
03:30 Pubblicato da geobanano
Nei presi del castello si trova una dogana, conservatasi fino alla metà del secolo scorso, dove i mercanti pagavano il 3% del valore delle merci che vi transitavano.
Sede di guarnigione, all’inizio del sec. XV la fortezza è stata sotto il dominio del voivoda Mircea il Vecchio ed i suoi seguaci (sec. XIV-XV), di Sigismund de Luxemburg (sec. XV, dal trattato di alleanza antiturca concluso nel 1395) e del voivoda della Transilvania, Iancu de Hunedoara (sec. XV). Ritorna nelle mani della città di Brasov nel 1498 e ne rimase fino al 1848, anno della rivoluzione che abolì il sistema feudale sul quale si basava il dominio del castello sul territorio circostante.
Dal 1920 al 1947, il castello fu residenza della regina Maria. Attualmente, il castello è Museo di Arte Medievale.
Qui il principeVlad Tepes, detto il principe Dracula fu imprigionato.
Da visitare anche: la chiesa ortodossa Paraschiva (1820); la Dogana di Bran (sec. XVIII); il Museo di Etnografia; la Casa della Fam. Puscariu, uomo di lettere; turismo rurale; punto di partenza per i percorsi turistici sui Monti Bucegi (C. Omu).
Sinaia - Castello Peles e Pelisor Visita a pagamento ore 9-15.30 (la cassa chiude alle 14.30); lunedì e martedì chiuso
Dal monastero Sinaia si prosegue a piedi per un ampio sentiero tra i boschi che in pochi minuti sale al castello Peles. Sulla sinistra s’incontra, preceduta da una porta fortificata, il Pelisor, il castello di settanta stanze, in stile rinascimentale tedesco, costruito nel 1899-1903 come residenza estiva del re Ferdinando I; più avanti a sinistra, si erge il Foisor, padiglione di caccia, con una testa di cervo che orna la facciata, di quarantadue stanze. Proseguendo la salita si incontra un edificio, in stile tradizionale romeno, adibito a residenza estiva del primo ministro. Ritornati sui propri passi e ripreso il viale principale, giunge alla terrazza sulla quale sorge il castello vero e proprio, di cui si notano le tegole in ceramica smaltata verde, bianca e ocra che formano motivi geometrici. Nel giardino all’italiana, affacciato verso la valle, si erge la statua bronzea di Carol I (1866-1914) e vi è una profusione di balaustre, statue, vasi e fontane che provenguono da Venezia e sono opera dello scultore Romanelli.
L’enorme edificio fu costruito dal re Carol I nel 1873-1888, su progetto degli architetti Wilhelm von Doderer, di Vienna, e Johann Schultz, di Leopoli. Nel 1896 fu rimaneggiato e ampliato dall’architetto ceco Karel Liman. All’esterno il castello ha l’aspetto di un chalet svizzero, con elementi rinascimentali italiani e bavaresi. A sinistra, attraverso una porta, si accede a una corte rinascimentale con affreschi trompe-d'oeil alle pareti sopra i quali corre un fregio con scene di caccia all’orso. Una bella fontana sorge all’interno del cortile.
L’interno del castello Peles comprende 160 stanze, sistemate e arredate in tutte le fogge possibili, con netto predominio dell’intaglio in legno: dei veri capolavori d’arte.
Il salone d’onore: del 1911, concepito da Liman come sintesi del <
Sala d’armi: splendida collezione di armi e armature dei sec. XV-XVIII.
Gabinetto di lavoro del re Carol I: in stile rinascimentale tedesco, con soffitto in noce, pareti coperte da cuoio <
Biblioteca: in stile rinascimentale tedesco, in noce.
Sala del Consiglio, in stile rinascimentale tedesco: vetrate inglesi dei sec. XVI-XVII provenienti dal castello di Toddington.
Antica sala da musica: risale al 1896 ed è in stile rinascimentale tedesco, arredata con mobili in legno di tek e ornata di vetrate a soggetti popolari romeni.
Sala fiorentina, in stile rinascimentale toscano: mobili italiani del sec. XVII, lampadari di Murano, copie di opere del Vasari (al soffitto) e di Rubbens, piccole tele fiamminghe del sec. XVII.
Sala delle Colonne: in stile rinascimentale italiano, su colonne ioniche e ingrandita nelle prospettive da specchi veneziani, con mobili italiani del sec. XVI-XVII, copie di celebri quadri italiani e una Madonna di scuola correggesca.
Sala da pranzo: in stile tardo-rinascimentale tedesco, presenta rivestimenti in quercia e noce, vetrate con scene cavalleresche.
Sala moresca: in stile ispano-moresco dell’Alhambra di Granada, conserva sculture di marmo di carrara, trofei di armi arabe dei sec. XVI-XVII, preziosi tappeti.
Salone turco: ricostruzione del padiglione romeno allestito per l’esposizione universale di Parigi del 1868.
Teatro: in stile Luigi XVI, rivestito di sete preziose.
Hunedoara - Castello Corbenestilor Visita a pagamento (solo gruppi di almeno 25 persone), ore 9-17; lunedì chiuso.
Situato sulla collina di S. Pietro, sul fiume Zlasti, accanto al gigantesco complesso siderurgico della città, il castello dei Corvino è il più importante monumento di architettura civile gotica della Transilvania. Il nucleo più antico risale all’epoca di Vlaicu, che nel sec. XIV eresse la sua residenza, fortificandola con un muro di cinta a forma di poligono irregolare, seguendo i confini naturali dello sperone roccioso della collina.
La struttura originaria fu ingrandita e ricostruita in stile gotico da Iancu de Hunedoara (Giovanni Hunyadi) in due fasi, dal 1440 al 1453. Sotto il successore, il re d’Ungheria Mattia Corvino, il castello assunse l’aspetto attuale di fastosa dimora di un principe del Rinascimento, pur conservando l’impronta gotica (loggia a destra). Altre trasformazioni, di gusto barocco, furono apportate da Gabor Bethlen nel sec. XVII (torrione).
Il castello, ben conservato, è oggi museo storico e di antichità: tra le cinquanta stanze ornate di affreschi, bella la Sala dei Cavalieri, a due navate divise da pilastri poligonali, la Sala della Dieta, a due slanciate navate, e la capella gotica.
La chiesa San Nicolae - ai piedi del castello, fu costruita probabilmente alla fine del sec. XIII. Distrutta per ordine di Giovanni Capistrano, confessore di Iancu e persecutore degli ortodossi, fu ricostruita nel 1458, col consenso di Mattia Corvino. Nel 1634 vi fu raggiunto il Pronaos; nel 1654 l’interno venne affrescato. La torre campanaria, a ovest, venne eretta solamente nel 1827.
Altri palazzi e posti da visitare
Bucarest
Bucarest - palazzo Cantacuzino
Bucarest - Palazzo Cotroceni
Bucarest - Royal Palace
Cluj Napoca - Banfy Palace
Iasi
Craiova
Oradea - Palace
Bucarest - Palazzo del Parlamento
Sibiu - Palazzo Bruckental Brasov - Piazza Sfatului
Castello Peles si trova nella conosciuta località di montagna Sinaia a 120 km di distanza da Bucarest. Considerato tra i più belli dell’Europa, il Castello è un capolavoro di architettura eclettica dominato dallo stile neo rinascimentale tedesco. Voluto dal re Carlo I della Romania e dalla sua famiglia, il castello fu eretto tra il 1873 e 1883. Le 160 stanze del castello sono decorate con gusto (alla decorazione di alcune camere ha contribuito anche Gustav Klimt, amico della regina), riflettendo i più raffinati stili dell’epoca. Vetrate con scene di favole tedesche, lampadari in vetro di Murano, intagli in legno pregiato e oro o pareti rivestite in pelle di Cordoba, porcellane di Sèvre e sculture in avorio vengono a completare il quadro della residenza prediletta della famiglia reale e soprattutto della regina Elisabetta, mecenate e a sua volta scrittrice di un certo successo. Il castello di Peles potrebbe essere considerato anche il castello dei primati: - è stato il primo edificio del genere a disporre sin dalla costruzione di riscaldamento centralizzato e ascensore - nella sala del teatro voluta dalla regina è stata presentata per la prima volta in Romania una pellicola cinematografica. Adiacente al Castello di Peles si trova il Castello Pelisor (Il Piccolo Peles), residenza estiva del successore del re Carlo I, il futuro re Ferdinando che trovava Peles troppo grande. In più si dice che la futura regina della Romania, la principessa Maria, nipote della regina Vittoria dell’Inghilterra non andasse troppo d’accordo con la regina Elisabetta. Costruito in stile art nouveau, Pelisor ha 70 stanze decorate con mobili viennesi e vasi Tiffany e Lalique. Attualmente museo, il complesso Peles – Pelisor può essere visitato dal mercoledì alla domenica tra le 10,00 e le 16,00 (lunedì e martedì chiuso)
0 commenti:
Posta un commento