CONTE DRACULA
03:33 Pubblicato da geobanano
Tra leggenda e realtà: Dracula è esistito veramente?
La storia parla di diversi principi, cavalieri, voivodi, intorno al XV° secolo che s’imbattevano e difendevano le terre contro l’avanzata dell’Impero Ottomano.
Vlad Tepes (nominato poi “Dracula”) crebbe con il fratello Radu tra le corti della nativa Sighisoara e della nuova capitale Tirgoviste, strategicamente situata sulle alture dei Carpazi meridionali, detti anche Alpi Transilvaniche.
Il loro padre, Vlad Dracul, intanto, si cimentava in una serie di battaglie per conservare la sua egemonia sulla regione. Insidiavano il principato nemici di diversa provenienza constringendolo a estenuanti campagne di guerra, senza soluzione di continuità, su fronti diversi e con diversi alleati.
Divennero cavalieri del Drago gentiluomini d'Ungheria e di Polonia, di Boemia, di Romania, dei Carpazi e del Danubio, cechi e transilvanici, valacchi, moldavi e tedeschi: tutti uniti per impedire l’avanzata del sultano.
Cattolico e ortodosso, non si poneva interrogativi su quale fosse delle due la vera fede. Sapeva che il nemico da combattere per la libertà di entrambe era il Turco, ma anche di questo non era pregiudizialmente convinto al cento per cento.
La famiglia si era intanto allargata. Almeno altri due figli di Vlad Dracul si erano aggiunti in pochi anni a Mircea e Vlad (Dracula): il terzogenito Radu, che presto sarebbe stato chiamato il Bello per i suoi lineamenti apollinei, e un fratellastro nato da un'amante, di nome Caltuna. Anche a quest'ultimo era stato imposto il nome di Vlad, con disappunto del primo, infastidito da una iterazione che sembrava quasi una sfida. Caltuna era però uscito in fretta dalla vita del principe, andandosi a rinchiudere per il resto dei suoi giorni - non si sa quanto spontaneamente - in un convento. Finì in convento anche suo figlio, che per questo fu detto Vlad il Monaco, venendo così escluso da qualsivoglia pretesa dinastica.Oscurato quindi dal primogenito e pressoché ignorato dal padre, Vlad (Dracula) trascorse l'infanzia aggrappato alla gonna della madre, la bellissima quanto pia principessa Cneajina, della famiglia moldava dei Musatin.
L’Origine del nome Dracula e l'ordine del Drago
Per una migliore comprensione del vero carattere di Vlad Tepes III, ovvero Dracula, è necessario spiegare l'origine del suo soprannome. Nel 1431 l'Imperatore Sigismondo dette una collana ed un medaglione d’oro con inciso un drago a Vlad II padre di Dracula, investendolo così del Sacro Ordine del Drago, un'organizzazione semi-monastica, fondata dallo stesso Sigismondo insieme alla moglie Barbara von Chilli il 12 dicembre 1418, con il compito di difendere la cristianità del Sacro Romano Impero dalle continue minacce della potenza ottomana.
Già in questo la gente del popolo vide l’inizio di una alleanza col diavolo. Successivamente per le prime due coniazioni monetarie Vlad II usò l’emblema del drago e da quel momento iniziarono a soprannominarlo Dracul - Dracula, Vlad Dracul (Vlad il Diavolo) invece di Vlad Dragonul (Vlad il Drago) ed è forse in questi due possibili significati, una delle ragioni della confusione tra "diavolo" e "vampiro" che in alcune lingue, ha portato ad associare Dracula a un vampiro. Questo nomignolo è mutato poi in un cognome per i suoi discendenti. Ecco come dunque si spiega il fatto che il suo secondogenito sarebbe stato chiamato Dracula.
Agli stoici ottomani egli però non è noto come Dracula ma come Vlad Tepes, cioè il nome usato anche nella storiografia Rumena, anche se egli firmava sempre col nome del padre, Dracula, come testimoniato dal primo documento di Bucharest datato 20 settembre 1459.
Come e perché è cominciata la leggenda?
Dracula, nuovo principe di Valacchia, duca di Amlas e Fagaras e cavaliere del Sacro Ordine del Drago giura fedeltà al nuovo re d’Ungheria e signore della Transilvania, Mattia Corvino. Uno dei primi provvedimenti presi dal nuovo principe è lo sterminio dei nobili che giurarono fedeltà a Vladislav II; finiranno tutti impalati nel cortile del palazzo reale di Tirgoviste. A questo periodo del regno, il più lungo, risale anche la ricostruzione del castello di Arges, quello che diventerà il famoso "Castel Dracula" citato nel celebre romanzo di Stoker (nel quale viene però spostato nel nord della Transilvania, nei pressi di Bistrita). Le pietre per la ricostruzione di questa fortezza saranno trasportate a mano dai nobili infedeli.
Nel 1457 Dracula invade la Transilvania saccheggiando la regione di Sibiu, probabilmente per scovare il fratello Vlad il Monaco, anch’egli pretendente al trono valacco, e per vendicare la morte del padre. Stephan il Grande riprende possesso, con il fondamentale aiuto del cugino, delle sue terre tornando così ad essere principe di Moldavia.
A dispetto delle buone relazioni che sembravano intercorrere tra Vlad e Matyas, quest’ultimo aveva infatti dato sostegno finanziario e politico alla guerra intrapresa da Vlad contro i Turchi, c'erano però alcuni punti di conflitto, e questo è un altro aspetto fondamentalmente nella storia di Dracula.
Uno era il proprietario primo della corona di Valacchia con Fagaras ed Almas che erano però sotto il controllo del principe della Transilvania. Ma dopo un accordo, Fagaras ritornò sotto l'autorità di Vlad mentre Almas no.
Il nuovo monarca Mattia Corvino aumenta le sanzioni imposte ai mercanti e ai nobili valacchi, e ciò non fa che aumentare l’odio di Dracula nei confronti della Transilvania, già macchiatasi dell’assassinio del padre e del fratello. E così nell’aprile del 1459 Dracula, stanco di sopportare le pesanti punizioni di Matyas, invade la città transilvana di Brasov profanandone la chiesa e impalando gran parte dei cittadini e dei nobili sulle colline intorno alla città; è in questa occasione che Dracula mangia i cadaveri impalati. Ma le incursioni punitive di Dracula in Transilvania non si fermeranno qui, esse infatti proseguiranno anche l'anno dopo, e tra tutte una delle più sanguinose fu quella del 24 agosto (notte di San Bartolomeo) ad Amlas, dove furono impalate più di 20.000 persone.
L'azione però fu per lui un successo totale dal punto di vista militare in quanto portò Almas sotto la sua autorità. Come forma di vendetta, alcuni anni più tardi fu pubblicato un libro che raccontava gli atti di crudeltà di Dracula. Questo, messo insieme al folclore ed ad altri fattori, come il suo modo originale di uccidere (cioè impalando), ed il suo piacere nell’uccidere, porta alla storia moderna di Dracula.
Nell’inverno del 1461 la Valacchia dichiara guerra alla Turchia che continua la sua avanzata inarrestabile. Per resistervi Dracula ha però bisogno di aiuto ma né il re ungherese Matyas, né il cugino Stephan gli forniscono appoggio e così il potente sultano Mehemed II detto il Conquistatore, entra in Valacchia.
Stephan di Moldavia, entrato poi in guerra, ma dalla parte dei turchi, viene ferito gravemente e si ritira col suo esercito tornando in Moldavia. Radu, fratello di Dracula, viene nominato principe di Valacchia e gli viene dato il compito di trovare il fratello e di ucciderlo, trasformando così la guerra in una faida famigliare tra Radu, principe legittimato dal sultano, ed il fuggiasco Dracula accompagnato da pochi boari fedeli.
Dracula si rifugia così nel suo castello di Arges insieme alla moglie, che per la paura di cadere nelle mani dei turchi, una notte si ucciderà gettandosi nelle acque del fiume Arges, che prenderà poi il nome di "fiume della principessa". Scappato dal castello e tornato in Transilvania, Dracula viene arrestato dai soldati di re Matyas e rinchiuso nella Torre di Salomone del castello ungherese di Visegrad, dove vi resterà per 12 anni, a causa di una falsa accusa di alto tradimento. Il re ungherese, infatti, inventò la farsa delle lettere scritte dal principe valacco al sultano turco, al fine di liberarsi dell’unico testimone che lo poteva accusare di aver preso i fondi della crociata senza però prenderne parte.
Negli anni di prigionia, Dracula ottiene il consenso di sposarsi con Ilona Szilagy, parente del re ungherese, a patto di convertirsi al cristianesimo.
Nella primavera del 1473 suo cugino Stephan di Moldavia, venuto a conoscenza dell’intenzione di Mattia Corvino di condurre una nuova potente Crociata, attacca Radu scacciandolo dal trono di Valacchia che però non passa a Dracula, bensì al potente voivoda valacco Basarab III.
Ma Dracula finalmente libero viene nominato comandante della Crociata e insieme al cugino Stephan e al principe provvisorio di Valacchia, Basarab III, sconfigge i turchi scacciandoli definitivamente dal suolo valacco. L’anno successivo i tre firmano un patto di alleanza tra Valacchia, Moldavia e Ungheria.
Dracula, ufficialmente riconosciuto come legittimo pretendente al trono valacco, decide di intraprendere insieme a Stephan di Moldavia, Vuc Brancovic ed il nuovo comandante ungherese Stephan Bathory, una guerra per spodestare Basarab III, passato dalla parte nemica, dal trono di Valacchia.
Dracula prima conquisterà la capitale Tirgoviste, poi entrerà a Bucarest, e successivamente riprenderà il controllo delle sue terre venendo nominato principe di Valacchia dal Consiglio dei Boari e consacrato dal patriarca di Arges.
A Bucarest costruisce il Castello di Bucarest come fortezza nel 1459, che diventa la capitale della Valacchia dal 1659 (regione dell’attuale sud) e dal 1859 diventa la capitale dei Principati Uniti Rumeni.
Nel 1476, Dracula morirà nella battaglia con Basarab III, tornato con un esercito di turchi, dopo un periodo in cui si era rifugiato prima a Bucarest e poi in Turchia. Vinta la battaglia Basarab III, probabilmente colui che uccise personalmente Dracula, inviò poi la testa di quest’ultimo al sultano turco presso la corte di Costantinopoli. Dracula venne poi sepolto nel monastero di Snagov (vicino Bucharest) come già detto, e i suoi resti non verranno mai ritrovati.
Il confronto tra realtà e storia Il primo libro riguardante Dracula è stato pubblicato nel 1463 il cui titolo era "La Storia di Voivode Dracula" che era un evidente attacco alla politica riguardante i tedeschi attuata da Vlad, soprattutto riguardo ai metodi crudeli da lui usati. Il libro ha circolato attraverso l’Europa, specialmente nella comunità tedesca (probabilmente l'area di più grande diffusione della storia di Dracula) fino al 1559-1568 dove è stato pubblicato in diverse edizioni.
Una seconda area di diffusione fu la borghesia russa, dove dal 1468 iniziò a circolare una versione del manoscritto.
Da là la storia passò ai contadini creando come era ovvio un vasto folclore. Poi finalmente la storia giunse, non attraverso scritti ma mediante tradizione orale, in un’area molto ampia e cioè il sud-est dell’Europa.
Da quel momento la storia di Vlad Tepes III Dracula è diventata sempre più una realtà ed anche un nuovo genere di letteratura: "La letteratura del Vampiro".
Il capostipite di tutto questo, fu il libro di Bram Stoker. Esso fu pubblicato per la prima volta nel 1897, ed ebbe un grande successo dovuto in parte alla popolarità del soggetto già esistente. Stoker è in stato in qualche modo la persona più vicina alla verità di Dracula più di molti altri autori, sebbene egli non abbia mai messo piede sulla terra rumena e questo perché si è documentato per lungo tempo ed ha parlato inoltre con storici e con molta altra gente. All'inizio del libro c'è una descrizione accurata dei luoghi dove la storia comincia e anche il ritratto che vi si trova è, in alcuni tratti, vicino al reale ritratto di Dracula, ma appena le azioni delle storia muovono in Inghilterra, si entra nella pura fantasia.
A Bram Stoker va riconosciuto sicuramente il grande merito di aver creato un personaggio incredibile, che ha goduto e gode tuttora di una ineguagliabile popolarità.
In conclusione possiamo dunque dire che, a parte il grande folclore che "vi è stato costruito sopra", per la maggior parte dei rumeni, la storia di Dracula resta giusto una storia, niente di più, e solo pochi hanno per così dire, paura di questa misteriosa figura...
Storia di Dracula
La storia parla di diversi principi, cavalieri, voivodi, intorno al XV° secolo che s’imbattevano e difendevano le terre contro l’avanzata dell’Impero Ottomano.
Vlad Tepes (nominato poi “Dracula”) crebbe con il fratello Radu tra le corti della nativa Sighisoara e della nuova capitale Tirgoviste, strategicamente situata sulle alture dei Carpazi meridionali, detti anche Alpi Transilvaniche.
Il loro padre, Vlad Dracul, intanto, si cimentava in una serie di battaglie per conservare la sua egemonia sulla regione. Insidiavano il principato nemici di diversa provenienza constringendolo a estenuanti campagne di guerra, senza soluzione di continuità, su fronti diversi e con diversi alleati.
Divennero cavalieri del Drago gentiluomini d'Ungheria e di Polonia, di Boemia, di Romania, dei Carpazi e del Danubio, cechi e transilvanici, valacchi, moldavi e tedeschi: tutti uniti per impedire l’avanzata del sultano.
Cattolico e ortodosso, non si poneva interrogativi su quale fosse delle due la vera fede. Sapeva che il nemico da combattere per la libertà di entrambe era il Turco, ma anche di questo non era pregiudizialmente convinto al cento per cento.
La famiglia si era intanto allargata. Almeno altri due figli di Vlad Dracul si erano aggiunti in pochi anni a Mircea e Vlad (Dracula): il terzogenito Radu, che presto sarebbe stato chiamato il Bello per i suoi lineamenti apollinei, e un fratellastro nato da un'amante, di nome Caltuna. Anche a quest'ultimo era stato imposto il nome di Vlad, con disappunto del primo, infastidito da una iterazione che sembrava quasi una sfida. Caltuna era però uscito in fretta dalla vita del principe, andandosi a rinchiudere per il resto dei suoi giorni - non si sa quanto spontaneamente - in un convento. Finì in convento anche suo figlio, che per questo fu detto Vlad il Monaco, venendo così escluso da qualsivoglia pretesa dinastica.Oscurato quindi dal primogenito e pressoché ignorato dal padre, Vlad (Dracula) trascorse l'infanzia aggrappato alla gonna della madre, la bellissima quanto pia principessa Cneajina, della famiglia moldava dei Musatin.
L’Origine del nome Dracula e l'ordine del Drago
Per una migliore comprensione del vero carattere di Vlad Tepes III, ovvero Dracula, è necessario spiegare l'origine del suo soprannome. Nel 1431 l'Imperatore Sigismondo dette una collana ed un medaglione d’oro con inciso un drago a Vlad II padre di Dracula, investendolo così del Sacro Ordine del Drago, un'organizzazione semi-monastica, fondata dallo stesso Sigismondo insieme alla moglie Barbara von Chilli il 12 dicembre 1418, con il compito di difendere la cristianità del Sacro Romano Impero dalle continue minacce della potenza ottomana.
Già in questo la gente del popolo vide l’inizio di una alleanza col diavolo. Successivamente per le prime due coniazioni monetarie Vlad II usò l’emblema del drago e da quel momento iniziarono a soprannominarlo Dracul - Dracula, Vlad Dracul (Vlad il Diavolo) invece di Vlad Dragonul (Vlad il Drago) ed è forse in questi due possibili significati, una delle ragioni della confusione tra "diavolo" e "vampiro" che in alcune lingue, ha portato ad associare Dracula a un vampiro. Questo nomignolo è mutato poi in un cognome per i suoi discendenti. Ecco come dunque si spiega il fatto che il suo secondogenito sarebbe stato chiamato Dracula.
Agli stoici ottomani egli però non è noto come Dracula ma come Vlad Tepes, cioè il nome usato anche nella storiografia Rumena, anche se egli firmava sempre col nome del padre, Dracula, come testimoniato dal primo documento di Bucharest datato 20 settembre 1459.
Come e perché è cominciata la leggenda?
Dracula, nuovo principe di Valacchia, duca di Amlas e Fagaras e cavaliere del Sacro Ordine del Drago giura fedeltà al nuovo re d’Ungheria e signore della Transilvania, Mattia Corvino. Uno dei primi provvedimenti presi dal nuovo principe è lo sterminio dei nobili che giurarono fedeltà a Vladislav II; finiranno tutti impalati nel cortile del palazzo reale di Tirgoviste. A questo periodo del regno, il più lungo, risale anche la ricostruzione del castello di Arges, quello che diventerà il famoso "Castel Dracula" citato nel celebre romanzo di Stoker (nel quale viene però spostato nel nord della Transilvania, nei pressi di Bistrita). Le pietre per la ricostruzione di questa fortezza saranno trasportate a mano dai nobili infedeli.
Nel 1457 Dracula invade la Transilvania saccheggiando la regione di Sibiu, probabilmente per scovare il fratello Vlad il Monaco, anch’egli pretendente al trono valacco, e per vendicare la morte del padre. Stephan il Grande riprende possesso, con il fondamentale aiuto del cugino, delle sue terre tornando così ad essere principe di Moldavia.
A dispetto delle buone relazioni che sembravano intercorrere tra Vlad e Matyas, quest’ultimo aveva infatti dato sostegno finanziario e politico alla guerra intrapresa da Vlad contro i Turchi, c'erano però alcuni punti di conflitto, e questo è un altro aspetto fondamentalmente nella storia di Dracula.
Uno era il proprietario primo della corona di Valacchia con Fagaras ed Almas che erano però sotto il controllo del principe della Transilvania. Ma dopo un accordo, Fagaras ritornò sotto l'autorità di Vlad mentre Almas no.
Il nuovo monarca Mattia Corvino aumenta le sanzioni imposte ai mercanti e ai nobili valacchi, e ciò non fa che aumentare l’odio di Dracula nei confronti della Transilvania, già macchiatasi dell’assassinio del padre e del fratello. E così nell’aprile del 1459 Dracula, stanco di sopportare le pesanti punizioni di Matyas, invade la città transilvana di Brasov profanandone la chiesa e impalando gran parte dei cittadini e dei nobili sulle colline intorno alla città; è in questa occasione che Dracula mangia i cadaveri impalati. Ma le incursioni punitive di Dracula in Transilvania non si fermeranno qui, esse infatti proseguiranno anche l'anno dopo, e tra tutte una delle più sanguinose fu quella del 24 agosto (notte di San Bartolomeo) ad Amlas, dove furono impalate più di 20.000 persone.
L'azione però fu per lui un successo totale dal punto di vista militare in quanto portò Almas sotto la sua autorità. Come forma di vendetta, alcuni anni più tardi fu pubblicato un libro che raccontava gli atti di crudeltà di Dracula. Questo, messo insieme al folclore ed ad altri fattori, come il suo modo originale di uccidere (cioè impalando), ed il suo piacere nell’uccidere, porta alla storia moderna di Dracula.
Nell’inverno del 1461 la Valacchia dichiara guerra alla Turchia che continua la sua avanzata inarrestabile. Per resistervi Dracula ha però bisogno di aiuto ma né il re ungherese Matyas, né il cugino Stephan gli forniscono appoggio e così il potente sultano Mehemed II detto il Conquistatore, entra in Valacchia.
Stephan di Moldavia, entrato poi in guerra, ma dalla parte dei turchi, viene ferito gravemente e si ritira col suo esercito tornando in Moldavia. Radu, fratello di Dracula, viene nominato principe di Valacchia e gli viene dato il compito di trovare il fratello e di ucciderlo, trasformando così la guerra in una faida famigliare tra Radu, principe legittimato dal sultano, ed il fuggiasco Dracula accompagnato da pochi boari fedeli.
Dracula si rifugia così nel suo castello di Arges insieme alla moglie, che per la paura di cadere nelle mani dei turchi, una notte si ucciderà gettandosi nelle acque del fiume Arges, che prenderà poi il nome di "fiume della principessa". Scappato dal castello e tornato in Transilvania, Dracula viene arrestato dai soldati di re Matyas e rinchiuso nella Torre di Salomone del castello ungherese di Visegrad, dove vi resterà per 12 anni, a causa di una falsa accusa di alto tradimento. Il re ungherese, infatti, inventò la farsa delle lettere scritte dal principe valacco al sultano turco, al fine di liberarsi dell’unico testimone che lo poteva accusare di aver preso i fondi della crociata senza però prenderne parte.
Negli anni di prigionia, Dracula ottiene il consenso di sposarsi con Ilona Szilagy, parente del re ungherese, a patto di convertirsi al cristianesimo.
Nella primavera del 1473 suo cugino Stephan di Moldavia, venuto a conoscenza dell’intenzione di Mattia Corvino di condurre una nuova potente Crociata, attacca Radu scacciandolo dal trono di Valacchia che però non passa a Dracula, bensì al potente voivoda valacco Basarab III.
Ma Dracula finalmente libero viene nominato comandante della Crociata e insieme al cugino Stephan e al principe provvisorio di Valacchia, Basarab III, sconfigge i turchi scacciandoli definitivamente dal suolo valacco. L’anno successivo i tre firmano un patto di alleanza tra Valacchia, Moldavia e Ungheria.
Dracula, ufficialmente riconosciuto come legittimo pretendente al trono valacco, decide di intraprendere insieme a Stephan di Moldavia, Vuc Brancovic ed il nuovo comandante ungherese Stephan Bathory, una guerra per spodestare Basarab III, passato dalla parte nemica, dal trono di Valacchia.
Dracula prima conquisterà la capitale Tirgoviste, poi entrerà a Bucarest, e successivamente riprenderà il controllo delle sue terre venendo nominato principe di Valacchia dal Consiglio dei Boari e consacrato dal patriarca di Arges.
A Bucarest costruisce il Castello di Bucarest come fortezza nel 1459, che diventa la capitale della Valacchia dal 1659 (regione dell’attuale sud) e dal 1859 diventa la capitale dei Principati Uniti Rumeni.
Nel 1476, Dracula morirà nella battaglia con Basarab III, tornato con un esercito di turchi, dopo un periodo in cui si era rifugiato prima a Bucarest e poi in Turchia. Vinta la battaglia Basarab III, probabilmente colui che uccise personalmente Dracula, inviò poi la testa di quest’ultimo al sultano turco presso la corte di Costantinopoli. Dracula venne poi sepolto nel monastero di Snagov (vicino Bucharest) come già detto, e i suoi resti non verranno mai ritrovati.
Il confronto tra realtà e storia Il primo libro riguardante Dracula è stato pubblicato nel 1463 il cui titolo era "La Storia di Voivode Dracula" che era un evidente attacco alla politica riguardante i tedeschi attuata da Vlad, soprattutto riguardo ai metodi crudeli da lui usati. Il libro ha circolato attraverso l’Europa, specialmente nella comunità tedesca (probabilmente l'area di più grande diffusione della storia di Dracula) fino al 1559-1568 dove è stato pubblicato in diverse edizioni.
Una seconda area di diffusione fu la borghesia russa, dove dal 1468 iniziò a circolare una versione del manoscritto.
Da là la storia passò ai contadini creando come era ovvio un vasto folclore. Poi finalmente la storia giunse, non attraverso scritti ma mediante tradizione orale, in un’area molto ampia e cioè il sud-est dell’Europa.
Da quel momento la storia di Vlad Tepes III Dracula è diventata sempre più una realtà ed anche un nuovo genere di letteratura: "La letteratura del Vampiro".
Il capostipite di tutto questo, fu il libro di Bram Stoker. Esso fu pubblicato per la prima volta nel 1897, ed ebbe un grande successo dovuto in parte alla popolarità del soggetto già esistente. Stoker è in stato in qualche modo la persona più vicina alla verità di Dracula più di molti altri autori, sebbene egli non abbia mai messo piede sulla terra rumena e questo perché si è documentato per lungo tempo ed ha parlato inoltre con storici e con molta altra gente. All'inizio del libro c'è una descrizione accurata dei luoghi dove la storia comincia e anche il ritratto che vi si trova è, in alcuni tratti, vicino al reale ritratto di Dracula, ma appena le azioni delle storia muovono in Inghilterra, si entra nella pura fantasia.
A Bram Stoker va riconosciuto sicuramente il grande merito di aver creato un personaggio incredibile, che ha goduto e gode tuttora di una ineguagliabile popolarità.
In conclusione possiamo dunque dire che, a parte il grande folclore che "vi è stato costruito sopra", per la maggior parte dei rumeni, la storia di Dracula resta giusto una storia, niente di più, e solo pochi hanno per così dire, paura di questa misteriosa figura...
Storia di Dracula
LA STORIA DI DRACULA E DEI VAMPIRI Il vero nome, o meglio il soprannome, del Principe della Valacchia non era, come erroneamente si pensa, Dracula, adattato dal rumeno, bensì Draculea. Di origine latina, questo soprannome gioca sull'ambiguità del sostantivo DRAC, che significa dragone o diavolo, mentre UL è un articolo determinativo, pari al nostro "il"; EA significa "figlio di", in quanto il soprannome della sua casata gli derivava dal padre.Ma qual’è la vera storia del principe Vlad? L'8 febbraio del 1431, a Norimberga, l'imperatore Sigismundo di Lussemburgo concesse il governo della Valacchia a Vlad II, uno dei suoi più fedeli e valorosi sostenitori.Per convalidare questa investitura, l'imperatore diede al suo protetto un medaglione dorato con inciso un drago: era questo, infatti, il sigillo dei cavalieri dell'Ordine del Drago al servizio di Sigismundo.Il medaglione rappresentava il simbolo della vittoria di Cristo sulle forze del male: chi lo indossava non poteva separarsene finché fosse in vita.Vlad il Drago In attesa dell'incoronazione, Vlad si trasferì in Transilvania, dove fece costruire due zecche. Per le prime emissioni usò il suo emblema, il drago. Questo è il motivo per cui il popolo rumeno lo soprannominò Dracul, appellativo che diventò un vero e proprio cognome per i suoi discendenti, tra cui il suo secondogenito Vlad III, cioè il nostro Dracula, nato nel dicembre del 1431. Vlad III, seguendo le orme del padre, divenne egli stesso un cavaliere dell'Ordine del Drago. Oltre che un bravo combattente, divenne anche un abile politico, basandosi sul principio secondo il quale "per un principe è molto meglio essere temuto che essere amato".Dopo la morte del padre, Vlad III, fatto prigioniero dai turchi, servì come ufficiale nel loro esercito, imparando le loro tecniche di tortura. Riuscì ben presto a fuggire aiutato da uno zio, un nobile rumeno del quale, in seguito, sposerà la figlia. Dopo vari tentativi, riuscì a salire al trono diValacchia il 22 agosto del 1456 a soli 25 anni. L'inizio del suo regno fu caratterizzato dal passaggio di una cometa sull'Europa, per molti un cattivo presagio. Vlad riorganizzò lo Stato riformandodiverse leggi e introducendo la pena capitale tramite impalamento per tutti i nemici. Combattè con incredibile ferocia l'esercito turco utilizzando, contro i nemici, le loro stesse tecniche di tortura.Questo gli valse il terribile soprannome di Vlad "Tepes", ovvero Vlad l'Impalatore.Nel corso di una battaglia venne fatto prigioniero ma, dopo ben dieci anni passati in prigione, tornò al trono nel 1476, riprendendo la sua feroce lotta contro gli ottomani. Verso la fine dello stesso anno venne infine assassinato da Laiota Basarab che gli successe al trono. Una delle più belle descrizioni di Vlad è quella scritta da papa Pio II, suo contemporaneo, che ne esalta la grandezza e l'orgoglio.Dracula il vampiroMa il mito di Dracula è legato alla sua figura di vampiro. Come ha fatto, un principe e condottiero, a trasformarsi in "creatura della notte" assetata di sangue?. Alla fine del XV secolo, nel monastero Kirillo-Bieloserskij, venne ritrovato un manoscritto redatto da un monaco russo che si firmava Efrosin. Composto da capitoli indipendenti l'uno dall'altro, l'opera contiene aneddoti che vedono come protagonista Vlad III. In uno di questi si racconta come il Principe della Valacchia provasse soddisfazione nel pranzare sotto i cadaveri dei suoi nemici che, impalati in gran numero, circondavano il suo tavolo. Per rendersi conto della risolutezza e della ferocia di Vlad, basti pensare all'episodio in cui un suo servitore, non sopportando l'odore disgustoso dei cadaveri attorno al banchetto, nel servire il suo padrone si tappò il naso girando la testa dall'altra parte. Dracula lo fece impalare dicendo: «Là in alto dove tu sarai, il fetore non potrà arrivare». Da racconti come questo e dalle leggende che nel corso dei secoli si crearono attorno al nome del principe Vlad, oltre che da una buona dose di superstizioni popolari, lo scrittore Abraham (Bram) Stoker trasse l'ispirazione per realizzare il suo romanzo capolavoro: Dracula. Il libro venne stampato nel 1897 e, da allora, la figura di Dracula assunse le caratteristiche che oggi conosciamo.Da libro al cinemaII personaggio, nato dalla penna del romanziere, veniva descritto come un vecchio di alta statura e con lunghi baffi bianchi; le sue orecchie erano pallide e appuntite. Inoltre, sempre secondo la scrizione di Stoker, Dracula aveva i peli sui palmi delle mani e le unghie lunghe, strette e appuntite.Egli poteva, inoltre, trasformarsi in pipistrello o dissolversi in nebbia a suo piacimento. Il suo punto debole erano i simboli sacri, sia cristiani che pagani, come l'acqua santa e l'aglio o le croci. Ben presto anche il cinema si interessò a questo terribile quanto affascinante personaggio. Dracula venne ritratto, nei molti film che lo videro protagonista, in vari modi: ogni Dracula era diverso dalprecedente e ognuno aveva le proprie caratteristiche fisiche e di vampiro. Ma l'attore che più di tutti legò la propria immagine al ruolo del Principe delle tenebre, fu senza dubbio Bela Lugosi, vera e propria star del cinema horror degli anni '30 il quale, nonostante il suo aspetto elegante ed aristocratico, appariva ben distante dal mostro peloso e con le orecchie a punta descritto da Stoker.Chi ha paura del vampiro?Dracula e, più in generale, i vampiri, si sono installati nella mente dell'uomo come creature cariche di significati. Non sono in pochi a credere che la popolarità di questi esseri dai lunghi canini, sia direttamente riconducibile all'amore per il pericolo che da sempre attira l'uomo. Ma ancora più affascinante è la teoria secondo cui il vampiro è esclusivamente la riproduzione della consapevolezza umana della morte. Dracula, dunque, diventa tanto più potente per la sua capacità,che tutti vorremmo avere, di ingannare la morte e continuare ad esistere: egli è quasi immortale, ma nessuno conosce la morte così intimamente come lui. Ma anche una creatura così particolare ha dei nemici e può esssere sconfitta. Lo scienziato ed espertto di occultismo Abraham Van Helsing, il più grande cacciatore di vampiri della storia, ha affrontato con molta serietà l'argomento nel suo trattato, il De Nosferatu Misterìis, conservato alla Van Helsing Vampiric Society.Come si riconosceva un vampiro?Com'era possibile scambiare un uomo per un vampiro? Medicina e scienza hanno fornito alcune risposte, associando i tratti caratteristici dei vampiri a malattie realmente esistenti quali l’anemia,una malattia del sangue che comporta un numero molto basso di globuli rossi. Tra i sintomi l'aspetto pallido, l'affaticamento, il respiro debole e problemi digestivi, con conseguente difficoltà nel mangiare. Nei secoli scorsi, questi segni potevano fare pensare a un attacco da parte di un vampiro.La catalessi, invece, è un disordine nervoso che rallenta tutte le funzioni regolatorie del corpo tantoche, a un primo esame, il paziente può sembrare morto. Infine, quella che più di tutte si associa alle caratteristiche dei vampiri è forse la porfiria. Si tratta di una malattia del sangue che blocca la produzione di "eme", componente dell'emoglobina e sostanza fondamentale del sangue. Quando la malattia è in stato avanzato, la pelle inizia a creparsi se esposta al sole e le cicatrici si coprono dipeli, le labbra spaccate si ritraggono scoprendo i denti, il naso e le dita delle mani si consumano.La Contessa sanguinaria E’ quanto di più simile ci sia alle sanguinarie creature della notte. Nata nel 1560 in una delle più ricche e antiche famiglie della Transilvania, la Contessa era molto vanitosa e ossessionata dalla perdita della bellezza.Si narra che un giorno una serva, rea di averle tirato i capelli mentre glieli stava acconciando, fu colpita dalla Contessa tanto forte da farla sanguinare; il sangue della ragazza cadde sulla mano di Elizabeth, la quale si persuase che la sua pelle avesse acquisito la freschezza della giovane proprio grazie al suo sangue.Convinta di aver scoperto il segreto dell'eternagiovinezza, la fece spogliare e dissanguare dal maggiordomo. Il sangue della giovanetta venne versato in una vasca, dopodichè vi si immerse. Complici dell'atroce atto furono anche due fattucchiere. Per i successivi 10 anni i servitori della Contessa le procurarono fanciulle per il bagno rituale. Ma, un giorno, una delle vittime riusci a scappare informando le autorità su quanto accadevaal castello. Arrestata, Elizabeth non fu mai condannata per alcun crimine, ma le venne imposto di vivere reclusa nella sua camera da letto fino alla fine dei suoi giorni, con le porte e le finestre murate. Nel 1614, dopo 4 anni di reclusione, una delle guardie la vide per terra, immobile. Elizabeth Bathory era morta.I punti deboli dei vampiri
Nelle sue pagine, Van Helsing descrive molto accuratamente il fenomeno del vampirismo, fornendoanche gli strumenti per combatterlo ed annientarlo. Secondo lo studioso, i vampiri sono creature delle tenebre che si nutrono di sangue umano, vivono fuori dalla grazia di Dio e sono quasi immortali. Per conservare i loro poteri devono riposare sulla terra della loro patria di origine.Hanno, inoltre, numerose abilità "magiche", quali la capacità di trasformarsi in lupo o pipistrello, lo sguardo ipnotico, la possibilità di vaporizzarsi in una nube di fumo, la padronanza di alcuni fenomeni atmosferici e altri poteri mentali. Ma i vampiri hanno anche molti punti deboli. Il contatto con l'acqua santa o altri oggetti consacrati causa loro gravi ustioni, odiano l'aglio, la luce del giorno e gli specchi, nei quali la loro immagine non viene riflessa.Ma vampiri lo si può anche diventare. Ad esempio attraverso un rito satanico ed una forte volontà di rinnegare tutto ciò che è sacro. In questo modo nascono i vampiri eccezionali, come Dracula.Oppure tramite contagio: chiunque venga morso da un vampiro che dovesse berne il sangue,diventerebbe vampiro a sua volta, dapprima mostrando evidenti segni di anemia, poi peggiorando fino alla morte del corpo. Infine, sempre secondo Van Helsing, l'unico modo per uccidere un vampiro è quello di conficcargli un paletto di legno, preferibilmente di frassino, nel cuore e poi decapitarlo.Ma i vampiri esistono?Dracula vanta molti fan e qualche tentativo di imitazione. Nel 1994, l'autorevole agenzia inglese Reuters riferì che, a Vladivostok, in Siberia, una giovane donna uccise a coltellate un poliziotto per poi, incollate le labbra al collo della vittima, berne il sangue che sgorgava dalle ferite. Secondo i testimoni dell'orribile episodio non c'erano dubbi, si trattava dell'attacco di una vampira. Del resto,nel 1996, un censimento condotto dal "Centro di ricerca sui vampiri" di New York, certificò la presenza di 40 vampiri in Canada, 550 negli Stati Uniti e 310 nel resto del mondo. In Italia, secondo gli studiosi, i casi accertati sarebbero "solo" una decina
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